1 agosto 2014: Sul “sentiero dei fiori” all’Arera

Un appuntamento annuale a cui non voglio mai mancare, finché ne ho le forze, è l’incontro con i rari e splendidi fiori che crescono sul versante meridionale del massiccio dell’Arera, un miracolo che si rinnova ad ogni estate.
Gli occhi rapiti da tanta umile bellezza, percorriamo felici il “sentiero dei fiori”, a quota 2000, nell’aria fresca e tersa di questo solare mattino. Cumuli bianchi, fluttuanti e luminosi, conciliano le ombre della terra con la purezza del cielo azzurro.
Mi commuove il pensiero che per tutto l’infinito mondo alcuni di questi fiori così belli nascono solo qui, ai piedi di queste incombenti pareti rocciose, su coste erbose e aridi macereti, figli come me di questa terra. Mi lega a questi fiori l’amore di una stessa madre.
Quest’anno la fioritura è in ritardo. A metà giugno qui c’era ancora neve. Il rododendro solo ora è nel pieno rigoglio, quando solitamente fiorisce ai primi di giugno. Solo ora si aprono le genziane di azzurro cobalto e i candidi anemoni narcissini. I fiori più rari e preziosi, come il Papavero alpino (Papaver rhaeticum) e l’Aglio d’Insubria (Allium insubricum) sono ancora in teneri boccioli; mentre la gialla Linaria bergamasca (Linaria tonzigii) non si è fatta vedere.
Nelle immagini: I ghiaioni del Mandrone, Viola di Duby (Viola dubyana), Rododendro irsuto (Rhododendrn hirsutum), Anemone narcissino (Anemone narcissiflora).
Al rifugio Capanna 2000, punto di partenza del “sentiero dei fiori”, si gustano dei pizzoccheri squisiti.
Informazioni sul “sentiero dei fiori” http://www.pieroweb.com/fotobrembane/sentierofiori/sentierofiori.htm