9 giugno 2014: Appunti aprile-maggio

9 aprile, Milano: a Palazzo Reale per la mostra Kandinsky. La collezione del Centre Pompidou. Il percorso del pittore bene esemplificato secondo quattro momenti fondamentali: i primi paesaggi neoimpressionisti, molto belli; cromatismo espressionista; astrazione lirica; astrazione geometrica; ritorno al figurativo, minimalista, surrealista e onirico, dell’ultimo periodo parigino.
Nel pomeriggio visita della Pinacoteca Ambrosiana.
Per Kandinsky forme, linee e colori, liberati dall’asservimento alla rappresentazione dell’oggetto, diventano espressivi per se stessi, liberi, vaganti sulla superficie del quadro a formare un mondo nuovo di relazioni, di contrasti, di armonie, come interiormente sentito dall’artista. All’Ambrosiana, mentre osservo a lungo l’Adorazione dei Magi di Tiziano mi viene di pensare a Kandinsky visto poche ore prima. Mi chiedo: – Per Tiziano, questo stupendo blu è asservito alla rappresentazione del manto di Maria o non è piuttosto il manto di Maria che è asservito alla bellezza del blu; e la stessa domanda mi si pone se considero ogni particolare della tela, come l’orecchino d’oro che risplende sulla pelle nera di Baldassarre, che ha in testa uno sfarzoso copricapo rosso vivo. In breve: vedo in Tiziano non l’asservimento di forme, linee, colori alla rappresentazione dell’Adorazione dei Magi, ma l’Adorazione dei magi come pretesto per una emozionante rivelazione di forme, linee e colori.
Kandinsky, Vecchia Città II, 1902 (Centre Pompidou); Kandinsky, Giallo, rosso, blu, 1925 (Centre Pompidou)

 

Vittorini, Conversazione in Sicilia, Einaudi 1975 (prima ediz. 1966). Il lungo colloquio tra madre e figlio è vivo, naturale, ma il modo di Silvestro di porre le domande alla madre è piatto, da intervistatore acerbo. L’autore si compiace di un certo linguaggio ermetico.

Amo molto di più rileggere che leggere. Mi sorprende e mi affascina scoprire come a distanza di anni, a volte di soli pochi mesi, un testo si riveli sotto altra luce, capace di nuovi significati e di nuove emozioni. Ciò avviene perché il testo letto una volta viene riletto in condizioni di spirito diverse o perché nel frattempo si sono fatte altre letture e vissute nuove esperienze che hanno ampliato il nostro mondo interiore e di conseguenza arricchita la nostra immaginazione e la nostra sensibilità. Mi devo rassegnare, considerata la mia età, al pensiero che molti autori resteranno per me puri nomi, rassegnazione che si fa più amara se l’occhio corre sugli scaffali della mia biblioteca. Un uguale piacere per la rilettura tocca anche le opere dei pittori più amati. Ritorno a Londra, Parigi, Berlino col desiderio di rivedere sempre gli stessi quadri.

13 aprile, Festa delle Palme. A Brera per Giovanni Bellini. La nascita della pittura devozionale umanistica. Lunga osservazione della Pietà, recentemente restaurata. Dagli occhi di s. Giovanni vedo scorrere lacrime, che non avevo mai viste (o notate?) prima. Acquista pieno senso il «turgentia lumina» del distico latino, di non facile traduzione, che accompagna la firma del pittore.

Il viaggio è sempre un viaggio interiore, la cui mappa e le cui strade sono quelle del nostro mondo intellettuale.

Bernard Berenson , Viaggio in Sicilia, Electa 1955, trovato in Maremagnum, Libreria “Di mano in mano”, Cambiago, € 60.

18 aprile, Brescia, Palazzo Martinengo Cesaresco, visita della mostra: Moretto, Savoldo, Romanino, Ceruti, Cento capolavori dalle collezioni private bresciane, a cura di Davide Dotti. Scoperto un pittore che non conoscevo, originalissimo, Faustino Bocchi (1659-1741), che ha la stessa malinconica comicità di un inglese del Settecento. Acquistato il catalogo.
Faustino Bocchi, La lezione di musica e canto (Collezione privata).

26 aprile, visita alla Kunsthaus di Zurigo della mostra Expressionismus in Deutschland und Frankreich. Von Matisse zum Blauen Reiter. Ottima la mostra, ottimo il catalogo. Relazioni e reciproche influenze tra pittori francesi e tedeschi dalla fine dell’Ottocento allo scoppio della Prima Guerra mondiale, con la quale tutto cambia.

                   
Matisse, Interieur à Collioure, 1905 (Collezione Merzbacher); August Macke, Paesaggio con mucche e cammello, 1914 (Zurigo, Kunsthaus).

4 maggio: escursione da Sant’Antonio Abbandonato al Passo del Cornasello (Valle Brembana). Stupende faggete, prati rigogliosi colorati di giallo per la fioritura di anemoni e tarassaco. Al rientro sosta nella chiesa parrocchiale di Zogno per l’Adorazione dei pastori di Palma il Vecchio.

Julius von Schlosser, La storia dell’arte nelle esperienze e nei ricordi di un suo cultore, trad. di Giovanna Federici Ajroldi, Milano, Christian Marinotti, 2014, € 25.

Tre cose sono necessarie per una vita intellettuale intensa, fruttuosa e felice, l’immaginazione, l’intelligenza e la memoria. Ma la più importante delle tre è l’immaginazione.

Fondata una nuova rivista di storia dell’arte, per iniziativa di Giuseppe Pavanello: «Ricche Minere». Sul primo numero un saggio di Daniele D’Anza sul S. Francesco confortato dall’Angelo di Caravaggio (Hartford).

Un vero artista, libero, sincero, ingenuamente creatore, è sempre un guastafeste, e non solo per la sua epoca.

Raccolta di erbe spontanee: cicoria per insalata, selene (bergamasco: sciopetì) per minestra, insalata, risotto; foglie di aglio orsino per insalata, bruschetta, minestra; ortica, per frittate, risotto, zuppa; fiori di robinia, per macedonia con fragole e banane, insalata; spinacio selvatico (bergamasco: parüc) da cuocere come gli spinaci, gustoso.

Ascoltati al Teatro Donizetti, ieri 13 maggio, il terzo concerto per pianoforte e orchestra op. 26 di Prokofiev e la sinfonia Leningrado di Šostakovič, eseguiti dalla Tchaikovsky Symphony Orchestra della Radio Russa. Nel confronto quasi obbligato tra i due massimi esponenti della musica russa del Novecento, preferito Prokofiev. Mila a proposito del terzo concerto: «sublimazione del virtuosismo in un’espressione luminosa e brillante: la brutalità del dinamismo ritmico si trasforma in alata felicità di movimento» (Storia della musica, Einaudi, 1993, p. 400).

«Quando qualcosa diventa un’abitudine, finisce per andare molto lontano dalla verità» (William Faulkner, Luce d’agosto, in Romanzi, Meridiani, 2001, p. 386). Faulkner ha di mira ogni tipo di conformismo che soffoca la libertà dello spirito, le falsità sociali rivestite di belle convenzioni. Ma come ogni aforisma è vero solo a metà. Ci sono anche abitudini buone e che è bene acquisire nella vita come habitus morale, con esercizio e disciplina. Delle abitudini, se negative o vantaggiose per la nostra vita fisica e spirituale, è giudice la ragione, che procede per comparazione, analogia ed esperienza.

Traité de la chasse di Gaton Phebus, codice miniato della Biblioteca Nazionale di Francia, testimone di alta qualità del gotico internazionale.

I regimi totalitari hanno sempre considerato il cosmopolitismo una colpa.

Jurij M. Lotman, Cercare la strada. Modelli della cultura, con introduzione di Maria Corti, Venezia, Marsilio, 1994.

22 maggio: visita del Museo d’Arte Moderna di Ca Pesaro a Venezia:

Tutto quanto vediamo e ascoltiamo, tutto quanto ci accade è per una volta sola. Carpe diem.

Finalmente visibili gli affreschi duecenteschi dell’Aula Gotica del Convento dei Santi Quattro Coronati a Roma. Per prenotare la visita tel. 335495248 oppure archeocontesti@gmail.com

Invecchiando divento più comprensivo, tollerante. Non nel senso che ora sono più buono, più indulgente, bensì più ragionevole, più equilibrato nei giudizi, e molto più autoironico.

Focione, secondo Plutarco, sapeva dire molto con poche parole. Winckelmann riprende questo concetto, pur non citando Plutraco, applicandolo all’arte: “Ma è più difficile dire molto con poco che il contrario, e l’intelletto sano preferisce il fare con poco al fare con molto: così una singola figura può essere la scena di tutta la maestria di un artista” (Avvertimenti sul modo di osservare le opere d’arte antica, in Il bello nell’arte, Torino, Einaudi, 1973, p. 56).

Il mio disappunto nasce dalla constatazione dello scarto che corre tra quello che sento e vorrei dire e le parole sempre inadeguate che escono dalla penna.

30 maggio: alla Sala Tremaglia del Teatro Donizetti conferenza di Gino Ruozzi su Ennio Flaiano (1910-1972). Ottima.

31 maggio: assemblea annuale dei soci di Archivio Bergamasco a Celana, in preparazione delle attività dell’anno sociale 2014-2015.