14 settembre 2014: A Cornello dei Tasso

Una bella domenica settembrina trascorsa nell’antico e fascinoso piccolo borgo, tra i più belli d’Italia, di Cornello dei Tasso in Valle Brembana (Comune di Camerata Cornello – Bergamo). Ospiti del sindaco Gianfranco Lazzarini, seduti all’aperto sotto un cielo azzurro, attorniati da belle pietre di solide case, si è parlato delle antiche Poste, di cui i Tasso, originari di questo villaggio, furono i primi grandi imprenditori; di pergamene del sec. XV conservate negli archivi dei principi Thurn und Taxis di Ratisbona, ora regestate dall’archivista Maddalena Chiappa, e nelle quali si hanno testimonianze sulle origini bergamasche del nobile casato; di una tela seicentesca della chiesa del villaggio, che verrà presto rimessa a nuovo dai restauratori di Brera. Amore per la propria terra, storia, cultura, paesaggio. Angoli preziosi dell’Italia che amiamo, e che resiste.
Ho seguito con interesse la presentazione del volume Europa postale. L’opera di Ottavio Codogno luogotenente dei Tasso nella Milano seicentesca, a cura di Clemente Fedele, Marco Gerosa e Armando Serra. Fa piacere che l’opera pubblicata da Codogno nel 1608, fondamentale guida delle comunicazioni postali e stradali dell’Europa moderna, i cui superstiti esemplari sono oggi rari, sia stata riedita con apparato critico per lodevole iniziativa del Muso dei Tasso e della Storia postale (www.museodeitasso.com). Sarà di sicuro vantaggio per gli studi.
Io mi sono servito del Codogno l’anno scorso, dovendo annotare, con l’aiuto di fonti coeve, gli itinerari proposti dal medico bergamasco Guglielmo Grataroli nel suo libro De regimine iter agentium del 1561, in cui sono molti e validi consigli per chi si mette in viaggio. Sul libro di Grataroli ho scritto un saggio pubblicato su questo sito web. Leggendo ora l’ottima introduzione alla riedizione del Codogno, le pertinenti e ricche note al testo, la bibliografia aggiornata, vedendo la carta molto utile inserita in fine al volume con indicate le Strade Postali in Europa 1608-1623, mi avvedo come la mia annotazione del Grataroli sarebbe riuscita certamente più circostanziata e più precisa se avessi potuto disporre già dallo scorso anno di un tale strumento.
Ho preso la parola per congratularmi pubblicamente con i tre curatori del volume e con il Comune di Camerata Cornello che ha promosso e sostenuto l’iniziativa editoriale.
Gli itinerari che Codogno descrive minuziosamente nella sua guida, tappa per tappa, ad uso dei corrieri postali, collegavano le principali città europee. Nella stragrande maggioranza dei casi non sono più gli itinerari che percorriamo noi oggi in ferrovia, autostrade, strade statali e regionali. Far conoscere la geografia e il paese attraversati da quegli antichi itinerari è uno degli scopi, e per me il più interessante, di questa edizione annotata dell’opera di Codogno.
Chi vuol fare un viaggio originale, per esempio raggiungere Firenze da Bologna, prenda il Codogno come guida, io l’ho fatto due anni fa. Vivrà la felice e gratificante esperienza di conoscere un’altra Italia, di vedere terre e coltivazioni che troverà nuove, di godere di sorprendenti vedute, di passare l’Appennino per il Giogo di Scarperia, di incontrare borghi sconosciuti e bellissimi, ricchi di storia e di monumenti. Percorrerà l’itinerario che per secoli hanno seguito, a piedi o a cavallo, generazioni di viaggiatori, di mercanti, di soldati, di pellegrini, di artisti, di religiosi, che dal Nord scendevano verso Roma.

Cornello dei Tasso; una pausa durante l’incontro di domenica 14 settembre 2014.