26 febbraio 2014: Convegno in memoria di Paolo Gabiele Nobili

Si è tenuto oggi presso il Museo Storico della Città, in Bergamo Alta, il convegno Notai e documentazione notarile a Bergamo fra Due e Trecento, organizzato dall’Università degli Studi di Bergamo, Dipartimento di Lettere e Filosofia, per ricordare il giovane studioso Paolo Gabriele Nobili, scomparso prematuramente l’anno scorso. Nella sua pur brevissima carriera di studioso del Medioevo bergamasco, Nobili ha consegnato agli studi fecondi saggi, alcuni pubblicati in “Bergomum” e “Quaderni di Archivio Bergamasco”, su temi quali l’insediamento e l’organizzazione dei contadi, la fiscalità e le economie periferiche, l’identità e i linguaggi politici delle comunità locali, tra XII e XIV secolo. L’ultimo suo lavoro, prezioso lascito, un poderoso volume sull’economia e la società di Bergamo duecentesca (Alle origini della città. Credito, fisco e società nella Bergamo del Duecento, Bergamo, Fondazione per la storia economica e sociale, 2012): “tappa importante – scrive François Menant nella Prefazione – sia delle nostre conoscenze di Bergamo medievale sia della storiografia relativa a una serie di grandi questioni sulla società e l’economia italiana dell’età comunale”.
Al convegno sono intervenuti giovani studiosi, amici e conoscenti di Nobili, animati da grande volontà, ben preparati, che fanno ben sperare in un felice prosieguo degli studi medievali bergamaschi: Gianmarco De Angelis, Francesca Magnoni, Alma Poloni, Gian Paolo Scharf. A loro aggiungo, anche se non erano tra i relatori, Giovanni Brembilla e Francesco Mores. Se si è formato un gruppo di giovani ricercatori, appassionati di storia medievale bergamasca, cosa per me impensabile sino a dieci anni fa, lo si deve anche, oltre ovviamente a personali circostanze di ciascun ricercatore, al lavoro didattico e di ricerca tenuto vivo in questi anni con entusiasmo da Francesco Lo Monaco e Riccardo Rao, docenti dell’Università degli Studi di Bergamo, e da Maria Teresa Brolis e Andrea Zonca.