2 settembre 2013: Uso forsennato dell’inglese

Imperversa ovunque nel nostro Paese, caso unico in tutta Europa, l’uso forsennato dell’inglese per titolare eventi, manifestazioni, mostre, ritrovi, convegni, incontri. Organizzatori ignoranti, presuntuosi e vanitosi, che pensano di darsi un titolo di merito culturale usando l’inglese, maschera del loro vuoto intellettuale.

Il cielo sopra Pagliari (Carona, Alta Valle Brembana, 1 settembre, ore 15.30)

29 agosto 2013: All’Alpe Testanera, Gruppo del Rosa

Ancora una bella giornata di sole, anche se il cielo non è così limpido come ieri. Abbiamo camminato per sei ore nella valle a nord di Alagna, attraversata dal Sesia che scende dal ghiacciaio omonimo. Leggi tutto il testo »

28 agosto 2013: In Val d’Otro, sopra Alagna

Leggiamo nel Salmo 68, 17 che Dio ha posto la sua dimora sul monte. Bene. Ma quale monte? I biblisti ortodossi discutono se Horeb, Sinai, o Bashan. Perché invece non una delle cime che fanno da corona a questa Valle incantevole, paradiso di abeti e larici odorosi, di ampi prati fioriti? Chi ama la natura e la montagna deve assolutamente salire in Val d’Otro, almeno una volta nella vita. Leggi tutto il testo »

27 agosto 2013: Alla Pinacoteca di Varallo Sesia

Festa di s. Monica. Il mattino presto lettura del Libro IX delle Confessioni di s. Agostino, che è il più bello e il più commovente. Il pomeriggio partenza per Alagna, dove staremo due giorni col proposito di compiere escursioni intorno al Gruppo del Rosa. Leggi tutto il testo »

26 agosto 2013: Profezia e immaginazione

La lettura di Steven Nadler, Un libro forgiato all’inferno. Lo scandaloso Trattato di Spinoza e la nascita della secolarizzazione, Torino, Einaudi, 2013 (ediz. orig. 2011), oltre a procurarmi una gradita occasione per un ripasso del pensiero di Spinoza, magistralmente analizzato nel contesto ambientale, religioso e culturale dell’Olanda del secondo Seicento, mi ha offerto lo spunto per l’approfondimento di un particolare tema del Trattato, profeti e immaginazione, intorno al quale Steven Nader discorre alle pp. 53-75 del suo libro. Leggi tutto il testo »

25 agosto 2013: Lettura domenicale

L’ inserto domenicale de’ Il Sole 24 Ore ormai annoia. Anzi, non solo annoia, irrita. Il motivo della noia? Il fatto che da molti anni sono sempre gli stessi che vi scrivono; di loro conosciamo tutto, stile, gusti, idee, opinioni: lette cinque righe possiamo prevedere quello che seguirà. Mi chiedo come mai un giornale che dovrebbe avere come sua bandiera la pluralità, la libera e variata e concorrente manifestazione di idee, finisca invece, come succede a tutte le istituzioni, nell’acquietarsi in un comodo conservatorismo. Perché non adottare il criterio di una sana rotazione? Quella di mutare ogni sei mesi i collaboratori? Avremmo un Domenicale sempre vivo, sempre nuovo.
Il motivo dell’irritazione? Che i soliti collaboratori (onestamente devo dire non tutti) troppe volte recensiscono, parlandone ovviamente bene,  libri, mostre, iniziative, progetti nei quali essi stessi hanno parte, e se non proprio come autori, sicuramente come collaboratori, consulenti, amici. Questa cosa non l’accetterò mai. E spiace vedere che Il Sole 24 Ore l’accetti.
Oggi comunque il Domenicale mi ha fatto un dono grande, che ha dissipato in un colpo noia e irritazione: la pubblicazione del racconto di Piero Bigongiari (1914-1997), più noto come poeta che come narratore, Il botteghino del lotto, un autentico piccolo capolavoro scritto dall’autore a vent’anni, intorno al 1933. L’ho letto tre volte. Belle similitudini, figure appropriate, lessico ricco e forbito: ma soprattutto narrazione dai forti contrasti, espressionista, capace di dare vivezza, carattere, rilievo alla condizione umana del vecchio Caliari. Pietas. Cercare in Maremagnum l’edizione della raccolta Il sole della sera. Racconti e frammenti 1932-1935, a cura di Paolo Fabrizio Iacuzzi, Firenze, Passigli Editore, 1994, dove questo racconto compare con altri dello stesso autore.

Piero Bigongiari a Venezia, circa 1960.

23 agosto 2013: “Gallerie d’Italia Piazza Scala”

Visitate a Milano le “Gallerie d’Italia Piazza Scala”, un progetto espositivo realizzato da Banca Intesa Sanpaolo. Due sezioni: L’ Ottocento (Da Canova a Boccioni. Le collezioni della Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo), allestita nel Palazzo Anguissola Antona Traversi, edificato dall’architetto ticinese Carlo Felice Soave tra 1775 e 1778); Il Novecento (Cantiere del ‘900. Opere dalle collezioni Intesa Sanpaolo), allestita nel Palazzo che fu sede storica della Banca Commerciale, eretto agli inizi del Novecento da Luca Beltrami).

Ne scriverò nei prossimi giorni.

22 agosto 2013: Topi di Biblioteca, topi di Rete

Si avvicina la fine per noi topi di Biblioteca?
Volendo questa mattina leggere un capitolo del Tractatus di Spinoza (1677) nell’originale latino, sino a poco tempo fa mi sarei dovuto recare in Biblioteca.
Oggi invece ho letto il testo di Spinoza in Rete. Disponiamo ormai in Rete di circa due milioni di opere, basta saperle trovare.
Mi dovrò convertire? Non più topo di Biblioteca ma topo di Rete?
Ma quanto mi manca l’odore di una seicentina, la solidezza del volume tra le mani!

Carl Spitzweg, Il topo di biblioteca, ca. 1850, olio su tela (Collezione Georg Schaefer)

17 agosto 2013: Le doti di uno scrittore

Per Ugo Ojetti queste sono le doti di uno scrittore: “il buon senso, l’intelligenza, la misura, il rilievo, la pronta immagine ecc.” (I taccuini 1914-1943, Firenze, Sansoni, 1954, p. 277)

15 agosto 2013: Festa dell’Assunzione di Maria Vergine

E’ sempre bene andare alle fonti, non fidandosi mai solo di studi, saggi, considerazioni di altri. I risultati per le nostre conoscenze saranno certi e documentati.
Oggi per la Chiesa Cattolica è la Festa dell’Assunzione di Maria Vergine. Mi sono proposto di compiere questa mattina una lettura parallela, attenta e analitica di due fonti: la Bolla Munificentissimus Deus di Pio XII del 1° novembre 1950 con la quale fu proclamato il dogma dell’Assunzione (Denzinger 3900-3904) e la Predica del riformatore svizzero Uldrich Zwingli del 1522 Sulla pura Madre di Dio (Emidio Campi, Via antiqua, Umanesimo e Riforma. Zwingli e la Vergine Maria, Torino, Albert Meynier, 1986, pp. 67-91). Leggi tutto il testo »

10 agosto 2013: Rimini, Sigismondo Malatesta, Gemisto Pletone

Tutte le volte che sono in visita di mio fratello Cesare a Santarcangelo di Romagna, non manco, se appena posso, di trascorrere qualche ora a Rimini. Amo questa città. Mi piace percorrere il decumano massimo che dal ponte di Tiberio va all’arco di Augusto. In nessun’altra città mi si dispiega con tanta immediatezza come a Rimini l’impianto urbano dell’antica città romana. Leggi tutto il testo »

9 agosto 2013: Ravenna

Visitata oggi Ravenna in compagnia di mio nipote Federico Boi. Vi ero già stato tre volte.

Annotazoni schematiche:

– Un insediamento etnicamente umbro preesisteva alla colonizzazione romana.

– La fortuna e lo sviluppo dell’abitato iniziano da quando Cesare Augusto nel 27 a.C. stanzia la flotta romana di guardia al Mediterraneo orientale a quattro chilometri a sud, a Classe (classis, flotta). Particolarità di Classis: ampi bacini interni adatti al ricovero delle navi; il ramo meridionale del delta del Po giungeva allora a Ravenna, combinazione di due elementi di forza, fiume e mare, il Po navigabile da Pavia sino al mare; la vicinanza delle vie consolari Emilia e Flaminia. Leggi tutto il testo »

7 agosto 2013: Lavoro intellettuale

Riletto in questi giorni, dopo trent’anni, Max Weber, Il lavoro intellettuale come professione, Torino, Einaudi, 1977 (testo di una conferenza tenuta nel 1918 a un gruppo di studenti universitari).
Che cosa mi ha spinto a riprendere in mano questo testo? L’avvertito bisogno di una riflessione d’ordine generale su ciò che sto facendo, su come lo faccio e perché lo faccio: soprattutto dopo un periodo, gli ultimi dieci mesi, nel quale ho lavorato molto ad alcune ricerche (Isaia, Seneca, Dante, Itinerari…) con un ritmo e una intensità che non mi erano più così consueti dai tempi della tesi di laurea. Leggi tutto il testo »

6 agosto 2013: In Val Sanguigno

«Acquosissima Lombardia» (Carlo Cattaneo). Con Liliana e Elena al Rifugio Gianpace in Val Sanguigno. Abbondanza d’acque impetuose, cascatelle, ampie e profonde pozze che invitano a bagni rinfrescanti in queste giornate torride.

3 agosto 2013: Il dio sole

Alle 6.30 tutte le mattine, puntuale, sento un pettirosso nel giardino della casa accanto, e solo per pochi minuti.
Riservo alla prima mattina le letture che più si addicono all’ora meditativa: classici, poesia, filosofia. Gli studi eruditi vengono dopo. Leggi tutto il testo »

2 agosto 2013: Itinerari per Bergamo

Pubblicato oggi su questo sito il saggio: Per una storia delle vie di comunicazione in Età moderna. Raggiungere Bergamo tra Cinquecento e Seicento, basato sull’analisi delle “fedi di sanità” degli anni 1598-1600, cui ho fatto cenno in questo Diario sotto la data del 7 luglio scorso.

Il Naviglio della Martesana a Concesa, dove è la presa d’acqua dal fiume Adda.

 

1 agosto 2013: Libri e lettura in Seneca

Pubblicata oggi su questo sito la lezione su Seneca tenuta il 17 aprile 2013 alla Fondazione Serughetti La Porta (Bergamo)

31 luglio 2013: Al Rifugio Laghi Gemelli

Giornata splendida sulle Orobie. Con Liliana e Elena al Rifugio Laghi Gemelli. Sulla via del ritorno, sosta alla malga del casaro Ignazio, poco sotto il rifugio. Parole istruttive, schiette, cordiali del casaro. Esempio di cultura vera, autentica.

          

Alla malga del casaro Ignazio presso il Rifugio Laghi Gemelli

 

27 luglio 2013: La verità dell’arte

Negli anni in cui studiavo teologia e filosofia, ma devo dire anche nei lunghi anni in cui mi sono dedicato alla storia, ho sempre avuto una certa propensione per le grandi astrazioni, per i principi ideali, nonostante il pensiero critico di Kant mi mettesse continuamente in guardia. Con l’arte non è più così. L’arte per sua natura rifugge dalle astrazioni, dai proclami ideologici, dallo spirito di dottrina, è idea universale che vive di concretezza, di individualità, di particolarità. L’arte è costituita da oggetti concreti mai astratti. E la mia frequentazione dell’arte, accentuatasi negli ultimi anni, forse proprio per liberarmi dai lacci di un pensiero astratto che pretendeva di determinare l’esistente, ha su di me un influsso spirituale e conoscitivo che va oltre la fruizione delle creazioni artistiche, col fornirmi, giorno dopo giorno, un nuovo habitus mentale e di vita col quale osservo e conosco me stesso e il mondo.

22 luglio 2013: L’alba

Il mattino presto, prima dell’alba, mi accomodo sul terrazzo a leggere. Tutto intorno è ancora nella quiete della notte. Godo della compagnia degli uccelli mattinieri come me, dei loro primi voli, dei loro primi canti. Attendo il sole che sorge dietro al Misma («e con ardente affetto il sole aspetta / fiso guardando pur che l’alba nasca», Par. XXIII, 8-9), per sentire il calore dei primi raggi sul viso, sulle mani, poi per tutto il corpo. Leggi tutto il testo »

17-18 luglio 2013: Parigi

Visita al Musée Jacquemart-André della mostra di Eugène Boudin (1824-1898). Studiati bene al Louvre Poussin e i paesaggisti olandesi del Seicento. Al Musée Delacroix visita della mostra Delacroix écrivain, poi lunga sosta nel giardino della casa, il luogo di Parigi che più amo, sistemato nel novembre dello scorso anno dal giardiniere capo delle Tuileries, Pierre Bonnaure,  sulla base di un documento del 1857.

E. Boudin, Festa nel porto di Honfleur, 1858 ca., olio su tela, cm. 41×59,3

Washington, National Gallery of Art (Collection Mellon)

12 luglio: Lettori come api

Nel preparare la lezione su Seneca, tenuta il 17 aprile alla Fondazione Serughetti La Porta, e che nelle prossime settimane pubblicherò su questo sito, ho raccolto materiale che doveva servirmi per commentare la lettera 84 di Seneca a Lucilio, nella quale il filosofo paragona i lettori di libri alle api che suggono il polline dai fiori. Leggi tutto il testo »

10 luglio 2013: Le campane di Bergamo

Lago di Endine. Come lega in armoniosa corrispondenza lo scampanio vespertino che viene dalla chiesa di Monasterolo con la quiete dell’ora serale, con le boscose colline di Bianzano, Colle Gallo, S. Fermo, con lo specchio lucente del lago, con questi salici argentei che ondeggiano lievi; come è intimamente connaturato questo suono con tutte le cose che stanno qui intorno (Gianandrea Gavazzeni, Le campane di Bergamo, Milano, Mondadori, 1963). Un sentimento di malinconia per Liliana, di dolcezza per me. Lo scampanio ha fatto vibrare i nostri cuori di parziali risonanze. È malinconia e dolcezza insieme, come ogni poesia.

7 luglio 2013: Itinerari per Bergamo in Età moderna

L’8 settembre dello scorso anno 2012 ho tenuto a Porretta Terme, nell’ambito dell’annuale convegno TraMontani che aveva per tema Passi e crinali di montagna, una relazione sull’opera di Guglielmo Grataroli edita a Basilea nel 1561, De regimine iter agentium, una guida per viaggiatori, a piedi o a cavallo, organica e completa delle necessarie informazioni, accompagnata dalla descrizione di quaranta itinerari lungo le principali città europee. Leggi tutto il testo »

30 giugno 2013: Viaggio nell’antico Marchesato di Saluzzo

Una splendida e istruttiva domenica italiana. E un po’ anche francese, perché quanto si vede a Saluzzo, terra di confine, è l’esito sorprendente e felice di intense e durature relazioni tra cultura italiana e cultura francese.
Volevamo anche vedere il Monviso e il giovane Po. Non abbiamo visto l’uno, non meritava di essere visto l’altro. Il primo, coperto da nuvole, non si è lasciato vedere per tutto il giorno. Il secondo, con nostra grande sorpresa, nel Saluzzese è un povero torrentello; si fa grande e famoso più avanti, quando riceve le abbondanti acque di altri fiumi. Leggi tutto il testo »

19-22 giugno 2013: In Provenza

Visitata a Marsiglia e ad Aix-en-Provence la mostra Le Grand Atelier du Midi. Fatte alcune nuove osservazioni su Cézanne.

 

26 – 30 maggio 2013: Soggiorno a Venezia

Arrivati a Venezia il giorno dopo che vi era stata acqua alta. Mai vista Venezia così pulita.
Osservati con quiete e nel dovuto silenzio i Bellini delle Gallerie dell’Accademia. Sino alle 10.00 possiamo stare sicuri che saremo felicemente soli davanti ai quadri; a quell’ora cominciano ad arrivare i gruppi dei tour operator, ed è meglio sospendere la nostra contemplazione. Leggi tutto il testo »

24 maggio 2013: Il lessico di Luigi Pirandello

Da circa due anni Liliana ed io abbiamo deciso di compiere letture sistematiche della narrativa italiana che va dal tardo Ottocento agli anni Settanta del secolo scorso. Letture sistematiche non vuol dire che procediamo con un determinato ordine, poniamo cronologico, né che sono letture esclusive: si va avanti spontanei, quando e come ci pare, lasciandoci guidare dai nostri gusti. Leggi tutto il testo »

15 maggio 2013: Elogio della lettura lenta

Colle della Maresana. Nella lettura serve procedere con la stessa lentezza, partecipazione e cooperante fantasia che prestiamo nella osservazione di un quadro, se vogliamo sentire la bellezza e il valore di ogni parola, di ogni frase, e poi dell’insieme. Parlo della lettura di grandi autori come della contemplazione di grandi artisti. È sorprendente il vantaggio spirituale che ricaviamo da questo spaziare lento e disinteressato tra testi e dipinti. Sto ora rileggendo nel Nievo (Le confessioni di un italiano), con la dovuta lentezza, la bella descrizione della campagna che circonda il castello di Fratta, e ne colgo, quasi contemplando ogni parola, tutte le sfumature, la pertinente aggettivazione, il sentimento, la vaghezza (Leopardi), frutto non di astrattezze o di ridondanze retoriche ma di immaginazioni concrete, di notazioni individuate, di esattezza (Calvino, Lezioni americane). Nella mente associo a questa incantata descrizione del Nievo il ricordo del poetico, rustico paesaggio con case e mulino che compare nella pala dell’Assunta di Lorenzo Lotto ad Asolo. Confronto le peculiarità espressive di ciascuna delle due arti, letteratura e pittura.

Nel Nievo (Milano, Mondadori, 1997, p. 117) l’espressione metaforica «magistero della luce»: vale per ogni linguaggio poetico, ed è già essa stessa poesia.

4 maggio 2013: Visita della Collezione Rosengart a Lucerna

Lucerna. Visita della Collezione Rosengart allestita stupendamente nel palazzo che fu della Banca Nazionale Svizzera in Pilatusstrasse, costruito in stile Art-Deco nel 1924, ristrutturato a fini espositivi dall’architetto svizzero Roger Diener con mantenimento dell’ornamentazione originaria, pavimenti in pietra grigia, pareti bianche con zoccolino in marmo. Semplice ed essenziale eleganza. Leggi tutto il testo »