20 dicembre 2013: Biscotti di Natale

Nel pomeriggio preparati i biscotti di Natale della tradizione svizzera (Mailaenderli).
Ricetta molto semplice, per circa 80 biscotti:
250 gr. di burro (buono), 3 tuorli d’uova, 225 gr. di zucchero, la scorza di un limone grattugiata, un pizzico di sale: amalgamare bene bene. Aggiungere 500 gr. di farina 0. Fare l’impasto. Lasciare riposare l’impasto in frigorifero per due ore. Stendere l’impasto col mattarello per renderlo dello spessore di circa 1/2 cm. Ritagliare l’impasto con le forme (albero, stella, luna, cuore…). Mettere sulla teglia servendosi della carta da forno. Lasciare riposare ancora per circa 10 minuti al freddo. Spennellare i biscotti con tuorlo d’uova sbattuto con un goccio di latte. Mettere in forno a 180 gradi  per circa 10 minuti. Togliere dal forno quando la superficie del biscotto si è indorata.

19 dicembre 2013: Una promessa non mantenuta

Avevo promesso ai partecipanti al seminario di cultura medievale e rinascimentale, Sant’Agostino di Bergamo: uomini, ambienti, libri e culture (Università degli studi di Bergamo, Dipartimento di Lettere e Filosofia),  che il 20 dicembre avrei pubblicato su questo mio sito il testo completo della lezione da me tenuta il 21 novembre scorso, con la quale si è inaugurato il seminario. Purtroppo, per vari motivi, non riesco a mantenere la promessa. Comunque la pubblicazione avverrà sicuramente entro la fine dell’anno.

17 dicembre 2013: Presentazione del libro di Andrea Gibellini

L’amico Andrea Gibellini mi ha chiesto di scrivere la “Presentazione” del suo libro, uscito in questi giorni per le Edizioni Bolis di Bergamo, dal titolo: Cronaca ragionata di una campagna elettorale. Elezioni politiche 2013.

Questo il testo della mia “Presentazione”: Leggi tutto il testo »

12 dicembre 2013: Libri da Parigi

Portati da Parigi quattro libri. Le restrizioni Ryanair non consentono di più. Il catalogo della mostra di Georges Braque, 2013; il catalogo della Collection Jean Walter-Paul Guillaume all’Orangerie, 1966; il catalogo della mostra tenuta a Parigi Des maîtres de Cologne a Albert Dürer, 1950; Antoine Compagnon, Un étè avec Montaigne, 2013.

4 dicembre 2013: Georges Braque al Grand Palais di Parigi

Le mostre allestite al Grand Palais di Parigi non deludono mai. Questa è la mia esperienza negli ultimi anni. Sempre un gran numero di dipinti, e ben scelti; prestiti dai più importanti musei del mondo; a monte, una ricerca approfondita e lunga nel tempo; allestimenti perfetti.
Questa l’impressione ricevuta anche la settimana scorsa, quando abbiamo visitato nello stesso giorno al Grand Palais la mostra di Georges Braque e Félix Vallotton. Leggi tutto il testo »

30 novembre 2013: La Basilica di Saint-Denis, l’abate Sugerio, una donna che legge.

Sono sorpreso nel vedere che vicino alla Basilica di Saint-Denis, una delle più celebri chiese gotiche d’Occidente, monumento simbolo della storia di Francia, sorgono edifici moderni, tanto brutti quanto poco rispettosi del valore storico del luogo. In compenso, fa piacere vedere che la Basilica è sottoposta a un imponente lavoro di restauro. La facciata è ancora quasi tutta coperta dai ponteggi, mentre all’interno i lavori sono pressoché ultimati. Leggi tutto il testo »

29 novembre 2013: Le origini dell’incisione nell’Europa del Nord

Molto istruttiva la mostra allestita al Louvre: Les origines de l’estampe en Europe du Nord 1400-1470, a cura di Séverine Lepape, che espone, per la prima volta riuniti, esemplari del Dipartimento delle Stampe della Biblioteca Nazionale di Francia e quelli della Collezione Edmond de Rothschild del Louvre. Leggi tutto il testo »

28 novembre 2013: A Ivry sur Seine, una sistemazione conveniente

Quando siamo a Parigi, da anni alloggiamo in un albergo a Ivry sur Seine, Adagio Access (ex Citéa, una catena francese), rue Boulevard de Brandebourg 50, che ha il pregio di avere nella camera, abbastanza spaziosa, una piccola cucina attrezzata di tutto l’occorrente, piano fornelli elettrico, frigorifero, forno a micro onde, stoviglie. Alla sera, rientrati stanchi dopo una giornata faticosa, fatti alcuni acquisti al vicino supermercato Carrefour (dista 300 metri dall’albergo), si cucina qualcosa, senza esagerare. E’ un bel risparmio, almeno per noi che solitamente vogliamo rimanere a Parigi una settimana o anche più. Il costo della camera per due persone è di 67 euro, un prezzo buono tenendo conto della disponibilità della cucina. Non occorre tuttavia avere troppe pretese. Non è sicuramente un albergo di lusso. Prenotiamo sempre servendoci di Booking.com.
A 200 metri dall’albergo è la stazione di Ivry sur Seine, dove passa la linea TER C che porta in pochi minuti nel centro di Parigi. Se si sta a Parigi almeno cinque giorni è conveniente acquistare la Carte Paris Visite, valida per due zone, Ivry si trova infatti nella zona 2, costa 32 euro e vale cinque giorni.

27 novembre 2013: Jean Fautrier (1898 – 1964), Chaïm Soutine (1894 – 1943)

Tre anni fa non avevamo avuto una bella impressione del Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris. Sciatto, cattiva luce, opere disposte senza un ordinato percorso. Troviamo oggi tutto mutato, e in meglio. Uno dei più bei musei di Parigi. http://www.mam.paris.fr/fr/collection.
Ci si aggira per le sale volentieri, soddisfatti, tra noi e le opere esposte si stabilisce la necessaria empatia. Leggi tutto il testo »

26 novembre 2013: Alla tomba di Delacroix

Visita del cimitero Père-Lachaise, «ch’orrevol gente possedea quel loco» (Inf. IV, 72),  «loco aperto, luminoso e alto» (Inf. IV, 116).
Sosta alle tombe di Gobetti, Modigliani, David, Ingres, Corot, Daumier, Daubigny, Caillebotte, Chopin, Denon, Pissarro, Balzac, Proust, Molière, Cherubini, Gericault. http://www.pere-lachaise.com/
Commozione alla tomba del mio Delacroix. Volontà rinnovata di condividerne pensiero, concezione dell’arte, stile di vita, idea di verità. Una mano amorevole ha deposto garofani rosa e ha acceso un lume alla base del monumentale sarcofago in pietra nera. Tomba pulita, ordinata e sgombra di quei brutti fiori di plastica che abbondano purtroppo sulle tombe di altri celebri personaggi.

25 novembre 2013: Ghiberti e Brunelleschi

Alla mostra allestita al Louvre, La primavera del Rinascimento. Scultura e arti a Firenze 1400-1470, i visitatori si affollano, ammirati, davanti alle due formelle bronzee raffiguranti Il sacrificio di Isacco, l’una di Lorenzo Ghiberti l’altra di Filippo Brunelleschi, realizzate nel 1401 per il famoso concorso della porta settentrionale del Battistero di Firenze. Leggi tutto il testo »

24 novembre 2013: A Parigi

Domani si parte per Parigi. Rientreremo a Bergamo sabato sera. Questo il programma: Al Grand Palais mostre di Georges Braque e di Félix Vallotton. Al Louvre tre mostre: Jean Cousin il Vecchio (1500-prima del 1593), Les origines de l’estampe en Europe du Nord 1400-1470; La Primavera del Rinascimento. La scultura e le arti a Firenze 1400-1460 (già a Palazzo Strozzi l’estate scorsa); delle collezioni del Louvre, la scultura francese dal medioevo al XVIII secolo (bene Pierre Puget). Alla Maison Rouge le collezioni di David Walsh (etnografiche e di arte contemporanea); Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (riallestito due anni fa). Musée de l’Orangerie, collezioni e mostra di Frida Kahlo e Diego Rivera. La Galerie Galliera (Musée de la Mode, riaperto dopo quattro anni di lavori). Basilica di Saint-Denis. Cimitero di Père-Lachaise.

19 novembre 2013: Scrittori siciliani del Novecento

Il programma di letture di scrittori italiani del Novecento, che io e Liliana abbiamo deciso di intraprendere circa tre anni fa, procede molto a rilento, ma procede. Come ho scritto sotto la data 24 maggio 2013 non è un programma ordinato per cronologia o per aree regionali o per tematiche. Nulla di tutto ciò. Piena libertà di scelta. Passiamo con disinvoltura da Vittorini al primo Pontiggia, da Alvaro a Deledda, da Gadda a Vigolo. Procedendo nelle letture, ci costruiamo un nostro canone di scrittori preferiti, brillanti, noiosi, oscuri, ecc., un canone che non ha alcun valore storico-critico essendo fondato sui nostri gusti personali sicuramente discutibili.
Dopo quasi tre anni di letture condividiamo una certezza: gli scrittori siciliani hanno una marcia in più. Che veramente scorri ancora nelle loro vene antico sangue greco? Sempre pieni di immaginazione e di pensiero, capaci di sottile ironia, limpidi nello stile, singolari e variati nel lessico (anche più dei toscani), maestri nella creazione di personaggi veri, icastici, naturali.

11 novembre 2013: Leggere Montaigne

Leggere e meditare il vecchio Montaigne, maestro di saggezza, di salute e di giovinezza, maestro di una Francia non dogmatica, libera e aperta agl’imprevisti della ricerca e del dubbio (Giovanni Macchia, Il mito di Parigi, Torino, Einaudi, 1994, p. 14)

4 novembre 2013: L’uso della lingua secondo Domenico Cavalca

In vista della lezione che terrò il 21 novembre all’Università degli Studi di Bergamo, compio in queste settimane una ricerca sull’Osservanza agostiniana di Lombardia, che fu introdotta da fra Gian Rocco Porzi da Pavia nel Convento Sant’Agostino di Crema nel 1439. Tra le varie fonti storiche utili per la ricerca, consulto anche i codici che furono approntati verso la metà del Quattrocento nel Convento cremasco e che sono oggi fortunatamente conservati nella Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo. Leggi tutto il testo »

30 ottobre 2013: Alla Biennale di Venezia

Visitato il Padiglione centrale della Biennale di Venezia, curato da Massimiliano Gioni. Varia figurazione. Trionfo della linea, meglio ancora se miniaturizzata. Piccolo è bello. Convivono Realismo e Surrealismo. Elogio dell’iterazione, della serialità , della variazione su tema. Diversi artisti svizzeri (una piacevole sorpresa, per me). Poche installazioni. Molta fotografia. Molti nomi sconosciuti. Un “altro” Novecento. Le opere più apprezzate: alcune lavagne di Rudolf Steiner, gli alberi di Patrick Van Caeckenbergh, le bambole di Morton Bartlett, le fotografie di Nikolay Bakharev (vera anima russa). Che cosa c’entra il titolo “Il Palazzo enciclopedico” con l’esposizione?
Uscendo verso le 17.30 dall’Arsenale ho goduto di uno dei più bei tramonti visti in vita mia: il cielo sul mare di Venezia, stupefacente nei toni variati di rosso, giallo, rosa, azzurro, proprio come l’ha raffigurato Tiziano nella bellissima pala Gozzi di Ancona.

Padiglione America Latina, installazione della boliviana Sonia Falcone: “Campo de color” (particolare).

26 ottobre 2013: Parole e locuzioni da mettere al bando

Il 22 ottobre ho pubblicato questa riflessione in Facebook: «L’espressione “nella misura in cui”, che furoreggiava ai tempi della mia giovinezza, ora è morta e sepolta. Moriranno anche “vincere le sfide”, “fare rete”, “assolutamente sì”, “il problema è un altro”. Compariranno purtroppo nuove espressioni alla moda, altrettanto vuote e banali. Un dovere morale e civile: coltivare un linguaggio semplice, naturale, schietto, soprattutto preciso». Leggi tutto il testo »

22 ottobre 2013: Simbolisti svizzeri in mostra a Lugano

Visitata a Lugano la mostra Il simbolismo e gli artisti svizzeri. Miti e misteri, curata da valentina Anker, in due sedi: Museo d’Arte, Museo Cantonale d’Arte. Ottima. Esposti quadri di musei pubblici svizzeri e di collezioni private svizzere. Molti i nomi di artisti che non conoscevo. Un’occasione per rivedere Boecklin, Hodler, Vallotton, Bellissimi i paesaggi col Lago di Thun di Hodler. Tutta una sala per Hodler: valeva la pena solo per questo venire a Lugano.
C’è qualcosa di tipicamente svizzero nel Simbolismo dei pittori svizzeri? Non direi nello stile. E non si può nemmeno parlare di una scuola svizzera. Forse nella presenza insistente della montagna, come simbolo di forza, vastità, altezza, solitudine, sogno

20 ottobre 2013: Una via intitolata a Mino Baracchi?

Nella Commissione toponomastica del Comune di Bergamo, di cui faccio parte, si discute la proposta di alcuni cittadini di intitolare una via della città a Mino Baracchi, ideatore e organizzatore della corsa ciclistica internazionale Trofeo Baracchi, con partenza e arrivo a Bergamo, che dal 1949 al 1990 si svolse nella forma di una cronometro a coppie. La Legge vieta di intitolare vie o piazze a persone prima che non siano trascorsi dieci anni dalla morte. Baracchi è scomparso lo scorso anno. Per cui la Commissione, dovendosi attenere alla Legge, non potrà  che esprimere un parere negativo. Ma se per una volta potessi seguire il cuore e non la Legge, il mio parere sarebbe favorevole. Ho infatti del Trofeo Baracchi ricordi bellissimi della mia adolescenza. Nacque lì la mia passione per il ciclismo, assistendo alle imprese di Baldini, Altig, Motta, Anquetil. Poi vennero Merckx e Gimondi. Qualcuno dirà  che ci sono persone ben più meritevoli di Baracchi, èvero. Ma perché negare qualche merito anche a chi ha infiammato l’immaginazione di un ragazzo?

Fausto Coppi e Riccardo Filippi, vincitori del Trofeo Baracchi del 1953. Una fotografia bellissima. Coppi e Filippi vestivano ambedue la maglia iridata di campioni del mondo: Coppi aveva vinto a Lugano quell’anno il campionato del mondo professionisti, Filippi quello dilettanti.

15 ottobre 2013: Che cosa fa il pensionato Bravi?

Incontro amici e conoscenti che mi rivolgono tutti la medesima domanda, che cosa faccio ora che sono in pensione. Non so mai come rispondere. Se dico che studio, mi guardano perplessi, se non proprio sconcertati. Se poi, per gentilezza o per curiosità, mi chiedono che cosa studio butto lì, senza convinzione : – un po’ di tutto – che è comunque la verità. Leggi tutto il testo »

13 ottobre 2013: Giacomo Quarenghi nella Biblioteca Civica di Bergamo

In queste settimane lavoro in Biblioteca Mai con l’amico Piervaleriano Angelini, presidente di Osservatorio Quarenghi ( http://www.osservatorioquarenghi.org/) alla ricognizione puntuale dei materiali di Giacomo Quarenghi (1744-1817), attivo a San Pietroburgo  dal 1779 sino alla morte. Leggi tutto il testo »

11 ottobre 2013. Baccalà alla vicentina

Leggo in Guido Piovene una bella descrizione del piatto che preferisco, baccalà alla vicentina.

“A coloro che accusano la cucina italiana d’essere elementare rispetto alla francese, dirò che il baccalà alla vicentina, di qualità sceltissima, battuto a lungo con un martello di legno, messo a bagno trentasei ore; tagliato a pezzetti, cosparso di formaggio e soffritto di burro, olio, acciuga e cipolle; cotto poi a fuoco lento; condito ancora di prezzemolo, pepe e latte; è un vero piatto alla francese. Vi bolle a fuoco lento una civiltà raffinata”.
(Da: Scrittori italiani di viaggio, Milano, Mondadori, 2013, vol. II, p. 425: il testo di Piovene Viaggio in Italia è del 1957).

9 ottobre 2013: Il naturalismo di William Shakespeare

Nell’Atto terzo, scena seconda, di Amleto, il protagonista spiega agli attori, appena giunti a corte, come devono stare sulla scena e come recitare. È un testo di straordinario interesse, che ci svela la concezione dell’arte del grande drammaturgo inglese. Vi sento un’eco di Aristotele e più ancora di Orazio. Leggi tutto il testo »

4 ottobre 2013: “Dopo cena a Ornans” di Gustave Courbet

Vi sono dei quadri che ci hanno talmente colpiti quando li abbiamo visti per la prima volta in un museo o ad una mostra che riaffiorano poi spesso alla nostra mente, anche dopo molto tempo. Per avere così larga parte nella nostra immaginazione, questi quadri, oltre alle loro indubbie qualità pittoriche, devono avere qualcosa che ha a che fare con la nostra vita. Leggi tutto il testo »

30 settembre 2013: Giornata di studio a Bagolino

Riporto il programma del convegno di studio organizzato a Bagolino dagli Incontri Tra/Montani, avente per tema: Artisti itineranti di montagna, dal Medioevo all’Età moderna (20-22 settembre 2013).
Gli anni scorsi gli organizzatori hanno pubblicato sul sito www.incontritramontani.it quasi tutte le relazioni presentate ai vari convegni. Penso che la stessa cosa si farà anche quest’anno. Chi fosse interessato ad una o più relazioni tenga controllato il sito, oppure scriva agli organizzatori per sapere se e quando ci sarà sul sito la pubblicazione delle relazioni. Leggi tutto il testo »

29 settembre 2013: Valore tattile della lettura

Se nelle nostre letture diventiamo sempre più esigenti circa la qualità stilistica dei testi, la pertinenza e la varietà del lessico, l’originalità e la forza dell’invenzione e delle figure, la capacità evocativa di sentimenti e di pensieri, vuol dire che stiamo consolidando un nostro personale gusto. È la meta di ogni vero lettore. Esige, per essere raggiunta, assidua frequentazione, disciplinata lentezza, molto amore.
Trapassiamo le parole con dita luminose e con delicatezza, come volerne sentire la grana, l’ordito. Valore tattile della lettura.

Stelle alpine al Pizzo Arera (Prealpi Orobie-BG)

24 settembre 2013: A Bagolino (Brescia)

Nei giorni 20-22 settembre siamo stati a Bagolino, in provincia di Brescia, dove ho partecipato alla giornata di studio organizzata dagli Incontri TraMontani sul tema: Artisti itineranti di montagna dal Medioevo all’Età moderna.
Abbiamo raggiunto Bagolino per il Passo di Crocedomini, m. 1892, valico alpino delle Alpi centrali, che collega la Valle Camonica con la Val Sabbia. Leggi tutto il testo »

16 settembre 2013: Rilettura di Johan Huizinga

Le pagine di Huizinga, Autunno del Medioevo (I ediz. orig. 1919), ci restituiscono con grande efficacia e vivo senso l’ambiente, la mentalità, l’azione politica, le pratiche religiose, i sentimenti della vita e della morte dell’epoca in cui operarono Van Eyck e van der Weyden. E’ per l’amore che nutro per questi due poeti che rileggo oggi queste pagine. Leggi tutto il testo »

15 settembre 2013: La “scuola” del Convento Sant’Agostino di Bergamo

L’arch. Gianmaria Labaa, che cura la rubrica “La Scuola di Bergamo” per La Rivista di Bergamo, rivista trimestrale edita da Grafica & Arte (Bergamo), mi ha chiesto lo scorso mese di maggio un articolo per la rubrica. L’articolo appare in questi giorni sul n. 75, Nuova Serie, alle pp. 57-58. Leggi tutto il testo »

5 settembre 2013: Elogio delle storie locali

Finalmente ho trovato il tempo per leggere le pagine che più mi interessano del volume Dal passato di Salorno di Vigilio Mattevi, pubblicato nel 2004 dall’Amministrazione Comunale di Salurn (Salorno, Provincia Autonoma di Bolzano).
Il volume mi è stato gentilmente donato lo scorso mese di luglio, quando ho sostato per un’intera giornata nella caratteristica e deliziosa località sudtirolese nel viaggio da Trento a Tramin (Termeno), lungo la strada provinciale. Leggi tutto il testo »